lunedì 31 dicembre 2012

Doctor Who: Christmas' Sherlock


Il Dottore è tornato, forse non come ce lo aspettavamo ma è qui.

Uhh, un nuovo vortice!

Quando Steven Moffat si mette alla scrittura qualcosa deve succedere. 
Come da tradizione, l'inghippo è dietro l'angolo.
Ha la vena horror attiva, prende qualcosa di assolutamente normale e la trasforma in qualcosa di mostruoso. Quest'anno ci tocca: La neve assassina. 


Già dai primi momenti ci vuole portare a pensare che ogni fiocco di neve è unico e uno più cattivo dell'altro. Ciò che invece non è unico è una nostra precedente conoscenza, tale Oswin.
Ve la ricordate? The souffle girl

Beh, è qui anche lei ma non è lei, gli somiglia parecchio, ma non è lei, ha lo stesso caratterino, ma non è lei, uguale uguale anche l'umorismo..ma..non è lei! Ora si chiama Clara e somiglia a Mary Poppins...

Clara who?

Simpaticamente si attacca al Dottore senza un reale motivo. Lo pedina come solo una brava stalker saprebbe fare e, nonostante inizialmente non sia ben accetta dallo stesso, entra di diritto tra i suoi compagni. 
Un autocandidatura approvata anche dagli altri protagonisti dell'episodio - il testa di patata Strax, la donna lucertola e la sua mogliera dalla voce irritante - i quali non faranno altro che pressare e pressare finchè il Dottore non sarà costretto almeno a "testarla" per vedere se ha le capacità richieste.
..Chissà se c'è un casella postale/mail predisposta per inviare una candidatura...?

Il vero protagonista di questa puntata. Strax potato head.

Fatto sta che l'unica cosa che rende l'episodio similmente natalizio è la neve. Quella malvagia, poi neanche tanto.
Più che il Natale grandi protagonisti, assenti eppur presentissimi, sono stati i Pond.
Ripetere mille volte la parola pond non ci aiuta di certo a metabolizzare e dimenticare, ma in fondo nessuno vuole dimenticarli. La loro perdita è stata un brutto colpo, soprattutto per il Dottore che quest'anno si riservava di diventare il novello Scrooge. Difatti, tutto è cambiato in lui e intorno a lui. Anche il TARDIS si è fatto il lifting e da caldo e accogliente si è trasformato in freddo e spigoloso, proprio come il "nuovo" Dottore.
Tuttavia non temete, non ci metterà molto a tornare in lui. Dapprima indossando un deerstalker cap e in seguito riappropriandosi del suo chicchissimo bowtie.

I've got issue.

Vorrei un attimo soffermarmi sulla crudeltà intrinseca di Moffat. Brutto puzzone inglese che non è altro. Far vestire il dottore da Sherlock Holmes è proprio un colpo basso per tutti i fans che attendono con trapidazione l'uscita della 3° ignobile serie...eppure vederlo "dedurre" mi ha fatto troppo simpatia, dal momento che proprio Matt Smith era stato provinato senza successo per diventare Sherlock e poi scelto, proprio in quel provino, per diventare il Dottore. 
Insomma, ancora una volta Moffat fa i suoi giochetti con le nostre menti e ci intrattiene con una bella storia intricata delle sue. Non dimentichiamoci che la storia-al-contrario di River Song nasce dalla sua bella testolina e che il Dottore guidato dall'ormone e dal cervello è una sua specialità. 


Il finale me lo aspettavo - quindi niente sorpresa - ciò nondimeno ora sono più che curiosa di sapere come si spiegherà la presenza della misteriosa e amabile Oswin...pechè, dopotutto mi sbagliavo...forse, era lei. Forse.

Happy New Year to all.

Ps. E' ripartita la 3° serie di Miranda. Check it out!

giovedì 27 dicembre 2012

To Rome With Love...or With Bore?


E di bello questo film ha solo il poster, o almeno questo che ho trovato io mi piace assai.
Per il resto, boh. Confusa io, confuso il film.

We really don't.

Prima Barcelona poi Paris e, gira gira, tutte le strade portano a Roma. 
Ma perchè? Per raccontare quattro storielle senza senso? Che non fanno neanche ridere? 

Woody Allen che si mette a fare una commedia corale all'italiana preferivo non ricordarlo. 

Un elogio alla città eterna fallito. Un cast stellare sprecato. Non c'è passione, non c'è bellezza, non c'è critica nè ironia. Tanto che ho il serio sospetto che questo film l'abbia scritto la figlia-moglie piuttosto che Allen, giacchè di lui non c'è niente-ente.
Oppure - e questa è la teoria più quotata - il fatto che Regia, Soggetto e Sceneggiatura dei suoi film annuali siano firmati sempre e solo da lui abbia portato inevitabilmente a farlo diventare un genio a corrente alternata. 
Ossia, un film esce bene e uno no. In uno mette le idee migliori e nell'altro quelle avanzate...sfortunatamente, il polpettone del giorno dopo ce lo siamo beccato proprio noi e la povera Roma c'è andata di mezzo.

Questo non dovevi farmelo Woody.

Niente di nuovo sotto il sole. 
Quattro episodi, tutti surreali a modo loro.
  1. Un tizio sconosciuto diventa famoso (prevalentemente per come imburra il pane alla mattina). 
  2. Un tizio americano rimembra con nostalgia la sua gioventù all'italiana (prevalentemente fatta di corna messe alla sua ragazza poco sveglia).
  3. Un tizio provinciale e sempliciotto viene a Roma, per malinteso si ritrova a spacciare una prostituta per sua moglie (prevalentemente perchè la vera moglie è la vera battona).
  4. Un tizio, produttore discografico, si sente vecchio e pur di non sentirsi vecchio convince un altro tizio a  diventare un cantante d'opera da doccia (prevalentemente perchè. non c'è un perchè.)

Prima, durante e dopo la visione di questa pellicola d'autore.

E per fortuna che i soldi per vedere questa benemerita sòla non ce li ho spesi perchè di andare ad annoiarmi sulla poltrona del cinema proprio non c'avevo voglia. Le 4 storie, per quanto ben orchestrate tra di loro, non fanno ne ridere ne piangere. Il fatto che c'era Benigni, poi, quello sì che mi ha fatto piangere.
Niente di nuovo, la prossima volta spero Mr. Allen ci metta un pò più d'impegno. Dopo essere stato il grande assente dei suoi film, è tornato e l'unica macchietta degna di simpatia in un'intera pellicola era lui.

1 psicanalista su 10 cosiglierebbe la visione di questa monotonia. Ma dopotutto, la psicanalisi è un mito tenuto in vita dall'industria dei divani. Quindi, state a casa e nascondetevici in quel divano.

 Letteralmente.

lunedì 24 dicembre 2012

LoHobbit, Gandalf ilGrigio e i 13Nani. Chiudiamo le porte che siamo tutti.


E quindi alla fine, dopo tanto penare - organizzarmi per uscire con le mie amiche è come organizzare le grandi manovre militari..amiche, vi voglio bene! -, sono riuscita a vedere il tanto atteso evento dell'anno....no, non sto parlando dei Soliti Idioti, parlo dello Lo Hobbit!
(E non ditemi che c'è un errore di battitura perchè LO è fondamentale, non è nè estromettibile nè commestibile.)

Datemi un pony e conquisterò il mondo.

Se il Signore degli Anelli era l'esaltazione della bellezza e destrezza degli Elfi, questo film può essere definito semplicisticamente l'inno alla gioia e gloria dei nani, che poi, tanto nani non sono.
Cioè, io sono cresciuta con un'immagine ben precisa dei "prototipo" della razza nanica, stile Willow per capirci, e voi non mi potete sbattere in faccia questi bellocci; tanto da ritrovarmi a metà film a fare pensieri poco innocenti su uno di loro. E non va bene non va, eh. 
Che poi, se nel Signore degli Anelli, c'era Aragorn, qui c'è la sua controparte.
Oscuro, moro e con tanto di pellicciotto sintetico (che fa sempre fico): Thorin, figlio di Thrain nipote di Thror cugino di non so chirin...forse lo scopriremo nei prossimi film. Anche lui, Re decaduto con la voglia di riconquistare la gloria del suo popolo.
E abbiamo anche il dinamico-duo: Kili e Fili. I giovani della compagni, bellocci a dir poco. Quando appaiono alla porta di Bilbo ho pensato, per un attimo, di star vedendo tutt'altro film. 

 State tranquilli voi due, 
siete sempre i mejo della Terra di Mezzo e dintorni.

Ops, ho perso il filo del discorso...
Comunque. Il fatto che questo non fosse un "film unatantum", l'ho saputo solo una settimana prima di andare a vederlo, Lo madeledettissimo Hobbit, e non potete capire quanto questa cosa mi abbia quasi fatto venire la voglia di non andare a vederlo per niente. 
Non è che non approvi la scelta del regista di ricreare una trilogia simile a quella precedente, o di voler far conoscere anche elementi presenti solo nella brossura del libro...ma, resta il fatto che, secondo me lo stai a fa pè soRdi!
Se di tre libri fai tre film, perchè di un libro ne fai altri tre? Qua, i conti non tornano...
Eppure, polemiche sterili a parte, se vi è piaciuta la trilogia precedente anche questa vi farà appassionare. Da un lato fa sempre piacere rincontrare dei personaggi conosciuti e dall'altra è divertente conoscerne di nuovi.
Eggià, perchè oltre a Gandalf, Bilbo, il sempre psicoamabile Gollum e un paio di elfi che ben conosciamo, ci sono un bel po' di new entry nella nostra nuova compagnia.
Non per rovinarvi al sorpresa ma c'è un omino, un altro mago, troppo simpatico come personaggio ma che ha praticamente spiaccicato in faccia della cacca - scusate ma è così - che proprio mi deconcentrava del tutto. Lui parla e io riesco solo a pensare allo schifo che ha in faccia. Schifo.
Oltre questo...
In ordine: Thorin, Kili, Fili - già anticipati - e...Balin, Dwalin, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Bobur, Bofur, Bifur!
A tal proposito, io di payoff per il titolo più che "Un viaggio inaspettato" ci avrei proprio messo: Ah, Biancaneve! Chi c'ha più nani, ora? 

Biancaneve non sa stare allo scherzo.

Premetto di prediligere una visione 2D e che pertanto, per me, la struttura della trama è molto importante per rimanere sveglia per tutta la durata della pellicola. Tanto da aver anche evitato volontariamente di leggere il libro, proprio per non rovinarmi la "sorpresa del viaggio"...detto questo, devo ammettere che a trama siamo un pochetto scarsini eh!
Voglio dire, i primi minuti sono tutta una premessa e risultano molto lenti... ad esempio, se non si è letti il libro, quando tutti e 13 i nani iniziano a canticchiare si rischia di rimanere un tantino confusi. Per un attimo ho avuto un flashback alla Sweeny Todd e ho temuto di non arrivare alla fine di questo viaggio, 2 canzoni in 10 minuti sono proprio un esagerazione.
Ma, fortunatamente si bloccano lì, si fanno solo quel paio di cantatine iniziali giusto per farci entrare nell'atmosfera, o almeno credo...personalmente le avrei evitate, meno musica e più azione.
Meno musica, meno minuti totali. 
Essì! Perchè il filmetto, in sè per sè, dura la belleSSa di 170 minuti, e se ti piace bene ma se non ti piace che fai? Ti schiacci le unghia? Giochi a ponte-ponente-ponte-pì con il vicino di poltrona?
In più, ce lo sappiamo che bisogna farla un attimo di spiega a quelli che la trilogia precedente non l'hanno vista....ma....Perchè non l'avete vista? L'hanno vista tutti! E mi dite che non vi piace il genere? Che lo state a vedè a fà Lo Hobbit, allora? E moh, mi fate arrabbiare eh! Ma guarda te, io la gente proprio non la capisco...

Non potevo dirlo meglio.

Ricomponiamoci. 
Loro, gli altri, i non ventilatori dei precedenti 3 films, mica lo sa che tutto quello che stanno per vedere si svolge 60 anni prima degli eventi narrati nell'altra saga. Mica lo sanno che tutto ciò che si sta per vedere è l'inizio di un'avventura fantastica fatta di drammatiche risate...Ignoranti!
Detto ciò, devo dire che il film rimane molto difficile da collocare in una categoria precisa. E' dramma, commedia, avventura e fantastico. Non succede niente ma ci sono un sacco di cose da ricordare, tanto che non so da dove iniziare.
Evitando tecnicismi sul chi, dove e come...vorrei solo dire che per me questa non è la storia di un (lo) hobbit di nome Bilbo che viene reclutato per diventare un improbabile eroe.
Tra l'altro, Martin Freeman è un genio e io lo adoro sempre più. SEMPRE PIù.

Da vecchio diventerà uguale uguale all'omino di Up. 
Ce lo so. Guardatelo bene.

Insomma, per me, questa è la storia di un principe che improvvisamente si ritrova patria, senza casa, senza popolo e senza trono...No, non è il principe di Bel Air! Sto parlando del principe Thorin, ipotetico re dei nani e modello professionista.
Un principe che chiede il sostegno dei suoi simili, trova l'aiuto di un mago che chiede l'aiuto di uno hobbit. Una favola, ecco cos'è.
Una favola imprevedibilmente prevedibile in cui i cattivi non possono vincere - nonostante ci sia un bel pezzo di Orco albino niente male (eh, già! ho il gusto dell'orrido!) - in cui lo stregone buono arriverà sempre nel momento giusto per salvare la situazione e ci sarà modo di ridere anche delle situazioni più intricate e pericolose.
Almeno per adesso la storia va così, nei prossimi capitoli non c'è dato saperlo.
Una favola che ci piace gustare perchè va dritta dritta al cuore di ogni lettore che ama le avventure e di ogni cinofilo che ama le storie raccontate bene.

Certo che.. casomai, alla fine del filmetto, quelle realissime aquile, più che lasciarli sul picco di una montagna nel bel mezzo nel nulla a chilometri di distanza, potevano anche portarli direttamente sull'altra montagna, no?

Così vicini eppure così lontani. 
Facciamo un altro paio di film 
e vediamo se riusciamo a raggiungere la montagna.
Tentar non nuoce.

8 nani su 10 vi consiglierebbero di vederlo e... non fate i geek pignoli, godetevi il film e basta!
Ah, 170 minuti e non sentirli...queste son soddisfazioni!

Già che ci sono... 
MERRY CHRISTMAS!
(pun intended)

sabato 22 dicembre 2012

Generazione perfetta...chi più, chi meno...


Ah, belli gli anni '90...
Guardate che razza di poster che si facevano. Tutti con l'atteggiamento del sò troppo fico e tutti con la posa blue steel negli occhi e nel cuore. Sono cose che non si vedono più al giorno d'oggi....purtroppo (?).

Ciao Jared!

Fatto sta che, dopo la fantastica visione della Strega di Blair, mi sentivo ancora un pochino insoddisfatta e mi è venuta la malsana voglia di riscoprire tutti quei film di cui avevo sentito parlare ma non ho mai approfondito la conoscenza. 
Bhè, questo è uno di quelli.
Dico uno perchè ne ho scoperti parecchi. A quanto pare, ho così tanti film simil-trash da visionare che non mi basterebbe un'intera partita di Holly e Benji per nominarli tutti. Rendetevi conto, rendetevi.
Film con trame scontate, teenager problematici, soliti intrecci e finali copia-incollati gli uni dagli altri. 
Ah, belli gli anni '90....

Eh, lo so Daniel, lo so.

Ieri, tuttavia, mi son vista questo e di questo vi beccate la recensione. Gnè.
Allora, da dove iniziare?
Direi che per una volta il titolo inglese e quello italiano vanno bene in egual modo: Generazione perfetta o Disturbing Behavior rendono perfettamente l'idea di fondo del film: C'è qualcosa che non va nei ragazzi.
Il film ha riscosso un notevole successo in patria, forse per la presenza delle sempre poco frizzante Katie Holmes, stessa faccia e stessa allegra frizzantezza proposta in Dawson's Creek, o di James Marsen, futuro Ciclope di X-men. Ciò, non basta a farne un bel film.


Classico teen-horror, in cui di horror ne troviamo ben poco, se non nullo.
Si potrebbe inserire nella categoria thriller, se non si tiene in considerazione che già dopo i primi 5 minuti abbiamo capito come andrà a finire; eppure, a suo favore ha il fatto che non sembra durare molto.
83 minuti che sembrano volare via in una mezz'ora, tanto è lineare e leggero. 
Quello che mi è molto piaciuto, però questa è una preferenza personale nata da una rimanenza post-adolescenziale insidiatasi permanentemente nel mio cervello, è che di teen c'è molto. 
L'ambientazione scolastica da la possibilità di riproporci i classici stereotipi delle High School americane, con tanto di tipica presentazione dei vari gruppetti che la compongono. Ormai questo è diventato quasi un rituale dei film per teenager, e ammetto che mi da sempre una grande soddisfazione ritrovarli sempre tutti lì. Sempre gli stessi sono, dai tempi del Breakfast club non è cambiato assolutamente nulla...l'evoluzione della specie ormai si è fermata, ahimè.

Oltretutto, anche il soggetto del film non è per niente originale, difatti l'idea di rimpiazzare persone con automi perfetti (ma non troppo) è ripreso papale papale da un altro film (e libro), ossia: The Stepford Wives.
Sto parlando del film del 1975, un vero e proprio horror che è davvero una chicca da non perdere, e non del remake con Nicole Kidman del 2004..che poi remake de che? De niente, perchè da horror psicologico è diventato una commedia.
Probabilmente è quello che succede quando gli sceneggiatori ammericani finiscono le idee.

Comunque, tornando al soggetto inquisito. Qui, l'idea di base è che i ragazzi così come sono non vanno bene e per farli diventare perfetti vengono innestati nei loro cervelli dei chip (o roba del genere). 
Questi, all'inizio, sembrano reagire bene ma col tempo diventano violenti perchè, da che mondo è mondo, gli ormoni degli adolescenti non sono cosa facile da tenere a bada e...si sa, se non ci si può sfogare in un modo ci si sfoga in un'altro.
Caso vuole che questi diventino degli psicopatici psicolabili violenti che menano tutti indiscriminatamente, ma in special modo, menano i primi che gli capitano a tiro...e secondo me, era meglio se gli facevano fare le cosacce, no?! Meno morti, al massimo qualche gravidanza!
Nonostante questa situazione venga accettata dai genitori e adulti di tutta la cittadina, tanto da continuare a sottoporre sempre più ragazzi al trattamento, ai giovani baldi e ribelli questo non sta bene.
Si informeranno, dibatteranno, innamoreranno fino a trovare il modo di smarcherare la "cospirazione" e vincere un sistema che, altrimenti, li vuole omologati.
Ma....sarà davvero questa la fine? Riusciranno i nostri eroi a vincere contro il mondo crudele?
Non ve lo dico.

Che suspense.

Insomma, per concludere. 'Sto filmetto, secondo me, resta sul filo della mediocrità senza sfociare nella schifezza più assoluta. Sia ben chiaro che, con questo, non voglio dire che vi sto consigliando di vederlo, ma se mentre vi fate solitario al computer...vi sentite soli e avete voglia di tenere qualcosa di poco impegnativo sulla metà vuota dello schermo...allora guardatevelo pure.
Se poi non vi piace non venite a dare la colpa a me, eh!

Patti chiari, amicizia lunga.

Ps
Sappiate che su questo post c'ho speso così tanto impegno e tempo che mi sono sembrati anni, non ore o minuti, anni!
Chattare, vedere un film e scrivere un post contemporaneamente posso ritenerlo un esperimento fallito, ma prometto post migliori per il futuro. Questa è la mia promessa elettorale.
Quando uno sta sul blog ma ha il bloggo dello scrittore...

Posso  affermare con fierezza che è venuto una schifezza. 
Ho fatto la rima.


giovedì 20 dicembre 2012

The Blair Witch Project - Tratto da una storia vera..no, giuro, davvero...credetemi!

E io arrivo dopo lo sparo. Questo lo sapevamo tutti, ma a saperlo prima ne sarei rimasta volentieri all'oscuro di questo orrifico film e, invece, tutti a dire: Ma no, ma è un classico...Lo devi vedere per forza...Ha creato un nuovo tipo di ripresa...bla bla bla... e io, che sono facilmente plagiabile, alla fine me lo sono andata a vedere.

Mannaggia a me. Mannaggia.

Probabilmente tutti voi avete visto questo masterpiece di cinema horror girato in modalità documentario, uscito nell'anno 1999, e saprete anche di cosa tratta. Io no.
Nonostante sia una grande ventilatrice (fan) degli horror, questa chicca non l'avevo mai vista. 
Semplicemente perché annusavo la fregatura e/o non mi aveva mai ispirato neanche la visione involontaria. Roba che se passava in televisione preferivo cambiare canale e vedermi un episodio di Tre Cuori in Affitto
E non sbagliavo mica.

State a sentire a me. Questo film è un'enorme baggianata.
E va bene che ho la soglia dell'orrore alta ma qua si parla di 86 minuti di noia piena, di cui 60 minuti di buio pesto.
Frutto di pubblicità ingannevole, lo si spacciava per una storia vera, non è né horror psicologico né horror soprannaturale...è solo pellicola sprecata. Punto. 

La storia inizia con un avvertimento. Quello che state per vedere è totalmente vero. Testuali parole:
Nell'ottobre del 1994 tre studenti videoamatori sono scomparsi nel bosco di Burkittsville nel Maryland mentre giravano un documentario. Un anno dopo fu ritrovato il loro filmato.

 Paura eh?

Appare subito la tipa protagonista (non ho neanche voglia di ricordare il suo nome) che in tutta simpatia ci informa della sua decisione di partire per boschi, nello specifico vuole esplorare il bosco della strega di blair, alla ricerca di materiale sugli strani eventi che si sono svolti lì. 
Non sapremo mai come le sia saltata in mente questa splendida idea ma sapremo che si è preparata all'escursione tramite la lettura di un libro: Come sopravvivere tra i boschi. Il quale, evidentemente, non ha dato i suoi frutti. Anche perchè a questi 3 più che una preparazione su mappe, bussole o basilari nozioni di sopravvivenza, gli interessa solo di avere abbastanza batteria per le telecamere...e sfido io, altrimenti niente film..

Lo sceneggiatore di questo film 
nel momento del concepimento della trama.

Oltre alla logorroica protagonista (vi sfido a trovare un pezzo di film in cui non parla, commenta o grida) ci sono due baldi giovini: un simpaticone, che non fa ridere neanche i polli, e uno smidollato, che secondo me non voleva proprio andarci a fare questo viaggetto e dal momento che all'inizio del film si va anche a presentare con la logorroica suppongo che non siano neanche amici quindi non riesco proprio a capire come l'abbiano convinto...ah, sì, lo smidollato è quello che porterà le batterie per le telecamere...doveva esserci per forza...fossi stata in loro, minimo minimo, mi portavo dietro Bear Grills o uno dei suoi cameraman mica quello...ma de gustibus non disputandum est.

E' stato molto difficile trovare un'immagine
 in cui non facesse qualcosa di schifoso.
Anche se sei er mejo, niente gif per te Bear.

Conosciuti i nostri protagonisti, scopriremo che la storia della strega di Blair è quella di una donna bandita nel bosco in pieno inverno perchè accusata di stregoneria che come vendetta l'anno dopo uccide i bambini che l'avevano accusata. Cioè, una cosa anche abbastanza cruenta ma poi, dal momento che di ogni legenda ognuno ha la sua versione, i 3 Caballeros, iniziano le interviste per chiedere conferma sulla veridicità della storia e tutti a dire che ci credono alla storia sulla strega, e se non ci credono alla legenda comunque non si fidano di andare nei boschi, e che non ci credono e basta vengono sbeffeggiati. 
La storia portante è quella raccontata da un vecchino, poco convinto, il quale narra un fatto di cronaca in cui un malato di mente ha rapito e ucciso dei bambini. Altra svolta c'è quando conoscono una vecchia matta (matta è la parola chiave). Questa gli racconta che da piccola si era inoltrata nei boschi e aveva avuto un incontro con una donna con le braccia e le mani ricoperte di capelli. Non le aveva fatto nulla di male ma l'aveva guardata e da brava pervertita le aveva mostrato che anche il resto del corpo era ricoperto da peli...che questa fosse solo una nudista poco propensa alla cura del corpo non c'è dato saperlo. 
La mia preferita però è l'intervista fatta a due tipi che stanno pescando. Oltre alla loro impressionante somiglianza con Sampei e il suo nonnino, questi raccontano di sparizioni di bambini che vedono donne che sfluttuano nell'aria. Anche il nonnino racconta di aver visto del vapore nel bosco, poi alla fine di tutto si lascia sfuggire che non era ubriaco, quel giorno. Così per dare spessore e veridicità alla vicenda.

 La sentite la tensione che cresce???

Insomma, dopo tutto questo "materiale" finalmente i 3 provetti Steven Spielberg arrivano finalmente nel bosco. Che poi, secondo il mio modesto avviso, parcheggiare la macchina in un punto imprecisato del bosco  e partire all'avventura non aiuta sicuramente l'orientamento per il ritorno. Nonostante loro siano ignari, per me, è una condanna a morte firmata con lo sputo. 
Dapprima è tutto calmo e sono tutti tranquilli, dopotutto il bosco è piccolo e loro si sentono delle giovani marmotte, non fanno altro che riprendere scene suggestive di acqua che scorre, pietre che non si muovono e foglie attaccate agli alberi. Si fanno anche un sonnellino in tenda, tra allegria e battutine, senza sapere che già si sono persi.
Si svegliano riprendono un topo morto, si interrogano su come sia morto, e forse ispirati da cotanta riflessione si rendono conto della loro condizione attuale: si sono persi nel boschetto e...nessuno sa leggere la mappa.

La mia precisa reazione.

La logorroica, continua imperterrita a  raccontare storie sulla Strega e a riprendere rametti attaccati con altri rametti, segni strani fatti sul terreno con le pietre e diciamo che non si impegna neanche un poco a tenere vivo lo spirito goliardico del gruppo.
Tempo mezza giornata, si stanno tutti sulle palle. 
Arriva la notte e, mentre noi spettatori non vediamo un benemerito piffero, la strega di Blair (mai vista e mai la vedremo) attacca con rumori molesti la loro tenda. Non viene presa in considerazione l'autosuggestione neanche un momento, al massimo lo scherzo di qualcuno. 
Quando poi il simpaticone sparisce, probabilmente rapito dalla strega in un momento privato tra le fresche frasche, gli altri due vanno nel panico. Come galline senza testa continuano a correre a destra e a manca per il bosco. Solo durante la notte (ma va?! davvero?!) vengono attirati verso una casa abbandonata dal grido di aiuto del simpaticone senza sapere che quella sarà la loro fine.

6 semplici parole che riassumono il finale di questo scempio.

Adesso, io sono con voi, giovani registi, che volete sperimentare un nuovo stile di montaggio e ripresa o solo Dio sa che cosa, ma oltre alle cose tecniche ce la vogliamo mettere una benedettissima trama?! Ce li vogliamo mettere due effetti speciali?! Mica chiedo la luna.
Cioè, a me piace anche il fatto che questi se ne vadano ben benino, allegri allegri, a riprendersi in giro con la telecamera però, visto che c'è la telecamera, invece che contare quanti rami c'hanno in totale tutti gli alberi del bosco potevamo farla una ripresa al corpo peloso della strega...mi farebbe anche ridere ma almeno è qualcosa. 
Altrimenti, non spacciate un film da elementari per cult. Diciamo che è un esperimento. (Che poi abbia anche creato involontariamente l'ormai infinita serie di Paranormal Activity questo proprio non lo commento.)


Mi ha fatto provare un'orrore antico, brividi lungo la schiena, uguali uguali a quelli che avevo guardando la repliche di Dawson's Creek. Un Consiglio? Piuttosto che perder tempo dietro questo sbadiglio guardatevi un episodio di Halloween dei Simpsons, un episodio a caso, almeno ridete.

Voto?  1 strega pelosa su 10. 
Motto? Se fa paura agli americani, a me fa dormire.

Kiss Kiss (Bang Bang)

Un titolo che è tutto un film? No, ne sono ben due! 

Ho sentito nominare molto volte questo titolo e incuriosita mi son messa a cercarlo, fino a qui tutto ok.
Ma, purtroppo, andando alla cieca (della trama sapevo solo che c'era Robert Downey Jr. prima che diventasse Tony Stark. Quante informazioni, eh?) ho fatto il più grande errore che un novellino del cinema possa fare..ho preso e visto il film sbagliato! 

Ma porca l'oca! 

Perchè di film intitolati Kiss Kiss Bang Bang, ne esistono 2...usciti, oltretutto, con lo scarto di pochi anni l'uno dall'altro...e che in comune non altro che questo stramaledettissimo titolo.

Ma che volete fa?! Ormai me l'ero preso e, in attesa che arrivasse quello giusto, me lo sono anche visto..quello sbagliato!

Kiss Kiss (Bang Bang), dove il bang bang, a differenza dell'altro, è tra parentesi a quanto pare, è uscito nel 2000 e in parole povere è una palla, neanche arriva a due! 
Dovrebbe essere una commedia ma non fa ridere, dovrebbe essere un thriller ma non c'è suspense, dovrebbe essere un altro film ma non lo è, dopotutto.

La trama è molto semplice: un killer, ormai avanti con l'età, vuole uscire dal giro e si ritrova a fare da balia ad un uomo con qualche ritardo mentale, il quale fino a quel momento era rimasto recluso in casa senza conoscere il mondo. Mentre uno scoprirà cosa significa vivere la vita, l'altro scoprirà il valore dell'amicizia. Purtroppo, in questo idillio ci si metteranno di mezzo i vecchi colleghi del killer, birboni e malfattori , che piuttosto che vederlo uscire dal giro lo preferiranno morto.

Oltretutto è anche molto lento e l'unica cosa che posso fargli passare è che, avendo un cuore di panna, una lacrimuccia verso la fine mi ci è anche scappata... ma forse l'ho confusa con uno sbadiglio. Non so.

M'è ritornato il sonno al solo pensarci.

Voto? 9 sbadigli su 10. Fatevelo nu capo suonn'!

sabato 15 dicembre 2012

London Guide For Dummies


1, 2, 3...prova, prova...c'è nessuno?!

Ricordate il post dell'altro giorno? Sì? No? Forse? 
Va bene, comunque, si parlava dell'Inghilterra e di come la sua produzione cinematografica, e non, mi abbia profondamente traviato a vita...si parlava di come guarda che ti riguarda film e telefilm inglesi salga l'insana voglia di andarci a visitarla quella benedetta terra...ricordate? vi suona qualche campanello? Niente? 
Va bene...
Insomma io, dopo varie peripezie, in Inghilterra ci sono davvero andata davvero! Un mesetto fa, con un paio di amiche appazzionate, ce la siamo fatta una settimanella a Londra e ci è piaciuta tanto! TANTO

Ed ecco spuntar fuori, subdolo e infingardo,  il perché di questo post....
Giacchè, ormai, mi sento un'esperta (maddechè!) turista vorrei dare alcuni consigli utili a chi visita Londra per la prima volta. 

(A chi non interessa o a Londra c'è già stato 
consiglio di farsi una bella partita a solitario 
che non guasta mai!)

Senz'altro indugio mi appropinquo ad elencare i punti della mia personalissima guida per turisti alle prime armi.
Cercherò anche di inserire più link possibili per aiutarvi nella ricerca....e poi non dite che sono cattiva!

La primissa cosa da fare è Don't Panic! Douglas Adams non sbagliava quando consigliava di restare calmi, perché nell'universo come a Londra niente è complicato come sembra. 
L'importante è prenderci la mano, ok?

Avete prenotato il biglietto? No?!
La RYANAIR  ha sempre buoni voli a prezzi bassi, l'unica cosa è che se partite con un bagaglio a mano ci sono un paio di postille da rispettare. Seguitele e non avrete problemi (o almeno spero!).
  1. La maledetta regola sulla grandezza del bagaglio a mano, che non deve pesare più di 10 kg e avere le dimensioni massime di 55x40x20cm, è obbligatoria quindi fate bene i vostri calcoli quando siete in patria perché anche se qui non vi daranno sicuramente noie una volta a Londra i controlli sono molto più severi. Comunque, per sicurezza, in ogni aeroporto conosciuto ci sono bilance per pesare i bagagli e apposite gabbiette in cui assicurarvi sulle dimensioni. 
  2. Attenti a quello che mettete dentro il bagaglio, leggete bene le condizioni generali sul sito della compagnia aerea con cui viaggiate e non avrete problemi. 
  3. Ricordatevi che, almeno per la Ryanair, è essenziale che la busta dei liquidi contenga un massimo di 100ml sia trasparente, sigillata e con dimensioni massime di 20x20cm, ma ovviamente in questo caso per un centimetro non è mai morto nessuno quindi non fatevi paranoie. Se proprio non vi sentite sicuri, nei vari aeroporti è possibile trovare dei distributori con bustine standardizzate al modico preSSo di 1euro!
Dal momento che sono una malata del controllo, ho anche una lista di cose che devono sempre esserci nel vostro bagaglio a mano, ovunque andiate e qualunque cosa facciate. Ovvero:
  • Medicine, antistaminici e quant'altro possa esservi utile per essere al pieno delle vostre energie durante il viaggio.
  • Deodorante, Spazzolino & Dentifricio, perché sì! Non fate gli schifosi con i denti impastati di placca, gente con dentature indegne ce ne sono abbastanza in giro per il mondo e soprattutto in Inghilterra!
  • Occhiali da vista & Occhiali da sole, gli uni per vedere quello per cui avete pagato il biglietto e gli altri per farvi vedere sempre glam... anche se, Londra, il Sole lo vede raramente quindi l'effetto tamarro è dietro l'angolo.
  • Cappellino, Ombrello e Lacci per i capelli per tenere a bada la vostra folta capigliatura, vento e pioggerellina la fanno quasi sempre da padrone, non fatevi trovare impreparati!
  • Bagno schiuma, Asciugamano, Pigiama e Cambio intimo, perché dopo una giornata di corsette dietro agli autobus non c'è niente di meglio che darsi una rinfrescata. Credetemi.
  • Macchinetta fotografica, Carica batterie del cellulare e della Macchinetta..giusto per avere una testimonianza del lieto evento.
  • 1 Maglioncino, 1 Cardigan, 1 Maglietta a maniche lunghe, 2 Paia di Jeans: comodamente chic.
  • Un Lucchetto, per chiudere la vostra valigia ed eventualmente l'armadietto dove riporla all'ostello.
Ovviamente, prima di avventurarvi nel fare la valigia controllate bene le previsioni meteo, evitando di andare vestiti come degli eschimesi a settembre o con la sola magliettina leggera ad agosto. Paese che vai, tempo del cavolo che trovi. Nello specifico, la mia opinione è che vestirsi a cipolla è sempre la soluzione più intelllllligente.
Per sicurezza, il tempo lo potete controllare su questi 2 siti: weatheronline oppure metoffice.

Una volta prenotato il volo non vi resta proprio che prenotare l'ostello, hotel o quant'altro aggradi le vostre signorie. Personalmente, gli unici fattori che influenzano la scelta del luogo del mio riposo - sappiate che ve ne servirà uno se correrete tutto il giorno in mezzo alla pioggerellina inglese - sono: la vicinanza ai mezzi di trasporto, il risparmio totale del soggiorno, il fatto che la colazione sia inclusa (ho bisogno di carburante la mattina) e che il bagno sia vicino, non importa che sia comune o meno l'importante è che sia pulito.
Vi consiglio di prenotare su HostelWorld che è sempre una sicurezza. 
Ricordatevi di mandare una mail all'ostello scelto, subito dopo la prenotazione, per chiedere diretta conferma.
E già che siete in internet, invece che andare a farvi i cavoli della vostra ex su FB o iniziare un'infinita ricerca su Wikipedia, perché non date un occhiata a questo sito: VOUCHERCODES in cui potete trovare sconti e buoni stampabili di ristoranti e fast food. Con le mie amiche, grazie a questi buoni siamo riuscite a spendere meno di 5£ a pasto. Parola d'ordine: Risparmio folle!

Volo? Check! Posto letto? Check! Non vi rimane che attendere la data prefissata e andare all'aeroporto!

Una volta lì vi suggerisco di vestirvi nel modo più comodo possibile perché non è una sfilata di moda e i tacchi o altre vezzosità sarebbero totalmente superflue e se ci fossi io lì, con la mia tutona girgia struccata e con il capello sfatto, vi guarderei molto male! Non fate le chic, siete turiste per la miseria!
Inoltre, se avete fatto il check-in on-line non avete bisogno di passare al check-in dell'aeroporto (Duh!) e potete dirigervi subito all'imbarco. Qui ricordatevi di togliervi tutti gli oggetti di metallo, tirare fuori la bustina dei liquidi dal bagaglio e avere sotto mano carta d'imbarco e carta d'identità. Poi non vi resta che attendere la partenza, il viaggio e l'arrivo a Londra.

Una volta arrivate nell'aeroporto inglese riprendete in mano la carta d'identità e la carta d'imbarco per passare alla dogana e poi appropinquatevi al più vicino mezzo di trasporto.
Solitamente il modo migliore per arrivare a Londra centro da qualsiasi aeroporto è attraverso gli autobus delle TERRAVISION, pratici ed economici (il biglietto A/R dovrebbe costare sulle 15£) passano con intervalli regolari e possono essere acquistati sia a Londra che in Italia. Non preoccupatevi se non parlate bene l'inglese perchè anche allo stand di Londra il personale è italiano...in realtà, ovunque troverete italiani quindi potete anche evitarvi il disturbo di impararlo l'inglese. Sul serio!

Ok, ci siete?! Siete arrivati a Londra!....Sia lode all'eroe trionfatoreeeeee!! Pe pe pe eeee..


Ora, la prima cosa da fare è andare a fare immadiatamente una TRAVELCARD.
Giornaliera (circa 8£) o settimanale (sui 29£), è il modo più economico per viaggiare con autobus e metro.
Armati di fototessera (se volete la settimanale) avrete pronto il vostro passpartout nel giro di un attimo; ovviamente controllate le zone a voi utili nel corso del viaggio, ma solitamente se è la prima volta che andate lì, credo, vi basterà una travelcard per la zona 1-2!

Nonostante quello che si può pensare, Londra non è enorme e dispersiva, bensì ogni monumento è talmente appiccicato ad un altro che volendo potreste visitare tutti i principali luoghi a piedi e nel giro di 5 giorni ve la sareste vista tutta.
Altra cosa importate, da fare prima di partire, è quella di prepararvi un itinerario ben preciso delle cose da vedere e visitare. Certamente andrà a finire nel cesso una volta lì ma almeno voi avrete una finta sicurezza a placarvi dalle vostre anZie!
Giusto per non andare alla cieca, qui ci sono gli orari della metro: londraweb.
Sarebbe anche opportuno informarvi sulle zone in cui le varie cose sono situate e le stazioni della metropolitana più vicine. Così da muovervi più agilmente nel corso della giornata.
La metropolitana è sempre ad un tiro di schioppo, in qualsiasi punto vi troviate, come anche, ogni 2 metri c'è la fermata dell'autobus...l'importante in questi casi è solo azzeccare il giusto bus o la giusta piattaforma, ma se ce l'ho fatta io, che ho il senso dell'orientamento di un platano, ce la farete anche voi... ne sono certa!


Un appuntino sulla metro che posso darvi è di fare attenzione alla chiusura delle porte. Se non siete abituati a sentire quel fischietto che vi avverte della prossima partenza, rischierete, come è successo a me, di ritrovarvi da sola sul treno mentre il resto del vostro gruppo è ancora sulla piattaforma. Un micro-attacco di panico ve lo concedo, ma ricomponetevi subito e se proprio non trovate i vostri amici chiedete aiuto agli assistenti  inglesi presenti sulle varie piattaforme, sono sempre disponibili e pronti ad aiutarvi.
Vi esorto ad utilizzare la stessa frase che utilizzai io a mio tempo: I LOST MY FRIENDS!
(occhio! ci vuole un animo puro e ingenuo per accompagnarla con occhi da cagnolino appena abbandonato dalla mamma! semmai esercitatevi a casa..).

Ok, ve la siete fatta una risata? 
Bene..ora torniamo "seri"!

Dicevo...ah, sì! Ora che siete propriamente in pista datevi da fare e visitate più posti possibili, fate tante foto e vedete di mangiarvi almeno uno scones...buoooooni...e un bel tè alla peppermint!
Se proprio ancora non sapete dove andare a sbattere la testa ecco la mia Top Ten of London:

  1. Cercate di approfittare di Oxford Street e dei suoi negozi, meglio se scegliete di andarci in periodo di saldi....ovviamente, tenete sempre a mente il cambio euro/sterlina eh! (Cercate assolutamente il negozio di H&M, ma soprattutto cercate un PRIMARK fiondatevici dentro e svuotateci il portafoglio, prezzi e abiti come quelli che troverete lì non saranno da nessun'altra parte!)
  2. Fatevi una bella passeggiata da Oxford Street fino a Piccadilly. Visitate il più bel negozio di giocattoli del mondo, Hamleys London, e vedete di passare per Carnaby Street che, anche se ormai è completamente un quartiere troppo  posh e caro per gli acquisti, è sempre un pezzo di storia. Ah, se volete comprarvi un filtro per il tè a forma di Yellow Submarine, proprio su Carnaby Street potete trovare un negozietto di design casalingo che lo vende, insieme ad altro ciaffume molto kawaii
  3. Sempre nei dintorni trovate Trafalgar Square, se avete difficoltà a trovarla ci sono autobus ovunque che vanno in quella direzione. 
  4. Approfittate di visitare i migliori musei del mondo, giacché sono aggratis (controllando sempre bene gli orari e i giorni di apertura, li potete trovare sui rispettivi siti internet). TATE MODERN, NATIONAL GALLERY e BRITISH MUSEUM sono gli imperdibili se amate storia e arte.
  5. Se vi sentite in vena di fare una camminatina perché non approfittar della Queen's Walk ed arrivare fino al London Bridge? Già che siete in quella zona potete visitare anche lo Shakespeare's Globe e, se volete, attraversare il millennium bridge per arrivare alla Saint Paul's Cathedral.
  6. Ovviamente dovete farvi una foto con il simbolo clou di Londra e quando arrivate al Big Ben, ricordatevi che lì vicino c'è anche Buckingham Palace...l'unica pecca è che, quella culona di sua maestà la Regina, non permette il passaggio di autobus nei dintorni della sua casetta pertanto sarete costretti ad arrivarci a piedi. (Non disperate, saranno un 15°di minuti al massimo, sono io che son pigra e mi pesa il sedere! Gnè!)
  7. Siete fan di Sherlock Holmes? Non può mancare una puntatina a Baker Street, una foto al 221B e una con la statua di Sherlock (situata  precisamente davanti all'entrata dell'Underground). Sempre a due passi troverete il museo delle cere di Madame Tussauds, il quale offre vantaggiosi sconti a seconda della tipologia di biglietto e orario di entrata scelto, il tutto prenotabile da internet. 
  8. Vi sentite un po' alternativi? Avete poco tempo e soldi? Allora, non avete altra scelta che visitare l'enorme Mercato di Camden Town, pieno di bancarelle con vestiti, magliette, ciondoli, e orecchini, ha anche numerosi stand etnici (durante il pranzo si litigano i clienti offrendo svariati assaggini) in cui potrete mangiare al modico prezzo di 4£. 
  9. Se i vostri gusti sono molto più sofisticati, potete e dovete farvi un giretto da Harrod's. Griff, elettronica, giocattoli e chi più ne ha più ne metta per tutti quelli che hanno soldi da spendere e spandere. (Vi esorto a visitare per bene la zona "cibo" perché ci sono delle delizie a prezzi anche affordable.)
  10. Infine, non può mancare quello che chiamerò il tour dei giardini, e se Hyde Park non offre molto da vedere, Kensington Gardens è il paradiso. Situato davanti all'Albert Memorial, pieno di statue e laghetti infestati di variopinte anatre, rende proprio in pieno il clima londinese dei vecchi romanzi, sembra quasi di essere in Wuthering Heights e  vedere spuntare Heathcliff tra il prato verde scuro e tutta quella nebbiolina. In più, sarete anche avvicinati da italianissimi piccioni, corvacci enormi (never more!) e i sempre amati scoiattoli....provate a dargli una nocciolina e loro la verranno a prendere dalle vostre mani senza alcun timore! L'unica statua che vi consiglio di non perdere è quella di Peter Pan, un pò nascosta e piccolina, è davvero di una bellezza sconvolgente...pensate che io e le mie amiche ci siamo fatte così tante foto che pareva l'avessimo preso in ostaggio e violentato...Povero Peter, ormai non è più il bambino di prima...

Insomma? Che ne dite? Vi sono stata utile in qualche modo? Sono stata brava?
Spero di sì e vorrei che chiunque si innamorasse e vedesse Londra come la vedo io: Bella e Brava.
E...se avete delle domande su qualcosa, qualsiasi cosa, fate pure, I'm here!
Non mi resta che augurarvi un buon viaggio e buona fortuna...



giovedì 13 dicembre 2012

ALLONDRA TUTTO A POSTO!


Ok, sappiate che questo post è iniziato come una riflessione personale e all'inizio non c'entrava niente con film e telefilm ma per quanto mi strizzi le meningi il punto della questione tornava sempre lì!


Sì, perchè, secondo voi, da dove mi è nata la voglia - molto simile a un delirio - di andare a veder la tanto decantata Gran Bretagna, più nello specifico, di visitare la sempre hip London?

La mia smodata passione per la lingua e musica inglese? 
Il mio amore non ricambiato per i Beatles? 
Il fatto che lì, solo lì, si potrebbe nascondere il mio personale Mr. Darcy? 
No! 
O meglio, anche ma principalmente credo che colpevoli di questa insana ossessione siano proprio i film, i telefilm, e anche i quiz show, che vengono prodotti in quella bellissima terra che è l'Inghilterra! 

Volete degli esempi? Eccoli. 


Primo fra tutti c'è Sherlock che in quei maledetti 6 unici episodi ci fa vedere Londra come se fosse la terra promessa...certo, terra di ladri, assassini e psicopatici ma a noi non ci interessa. Non ce ne frega un piffero della possibilità di essere rapiti e assassinati in un forzato suicidio da parte di un anonimo cabbie. A noi ci interessa ripensare a Sherly che correva stile Batman per le vie di Soho con dietro il piccolo John che tentava di tenere il passo. E a noi, gente infame che aspetterà per sempre l'arrivo della 3°stagione, ci piace andare a visitare la Torre di Londra e solo per poter casualmente ripensare a come stavano bene i gioielli della corona su quel sexy uomo-lucertola di Moriarty. 

 No rush.

Poi c'è Doctor Who che, gira gira, tempo e spazio infiniti, finisce sempre a Londra e dintorni...parla pure con l'accento inglese...il Dottore non ce la conta giusta, altro che alieno quello viene da Camden! Ne son certa!

Che poi - aprendo una mini-parentesi - ma gli invasori spaziali c'hanno tutti i riflettori puntati, sempre e costantemente, sui paesi anglosassoni...ma perchè? C'è una spiegazione scientifica? Me la potete dare voi o devo mandare una mail a Giacobbo di Voyager...no, perchè io ho un pò di invidia! 
Voglio essere anche io controllata dai Cybermen, attaccata dai manichini delle vetrine o ritrovarmi faccia a faccia con un angelo piangente...mica per qualcosa eh! Giusto per passare un Natale leggermente diverso, ecco. Insomma qua è sempre la solita noia, l'unico attacco alieno di controllo mentale che vedo in giro è quello fatto da Barbara D'Urso alle donne di mezz'età. 

Tornando al punto, l'eccentrico Dottore, soprattutto nella prima stagione della nuova serie (28°stagione per chi tiene il conto totale dal 1963), sta sempre spiaccicato tra il Big Ben e il London Eye... quindi è praticamente impossibile non pensare a lui quando si visita Londra, anche perchè potrebbe sempre spuntare un TARDIS dietro l'angolo per portarti via e sono occasioni da noi perdere quelle!

Ah, Dottò! 
Ma ce lo vogliamo fare un giro verso il mediterraneo?


Telefilm come Misfits o Fresh Meat invece mi hanno fatto comprendere che non tutti gli inglesi sono degli impettiti con la tazzina di tè sempre in mano, anzi il più delle volte sono dei buzzurri di prima categoria che non pensano ad altro che andare in discoteca e farsi le canne... 
In breve, gente piena di charme ce n'è poca ma sanno comunque come conquistarti con quel modo di fare un pò paraculo...

Esempio inglese di shieldass.

Di inglesi per bene ne ho visti solo in Lost in Austen, una miniserie in cui la protagonista si ritrova nell'Inghilterra vittoriana tra i personaggi di Orgoglio e Pregiudizio... Un megapippa mentale per una eterna sfigata come me e per chiunque ami Jane Austen o il parlar forbito o gli uomini alti, mori e crucciati!
O anche in un divertentissimo telefilm tutto al femminile davvero da non perdere: Miranda, in cui lei non è altro che una moderna Bridget Jones, leggermente più bruttina e molto più divertente!

You go, girl!

Di telefilm che ti fanno venire voglia di andare in Inghilterra ce ne sono un miliardo e forse più, però quelli comici sono nettamente i migliori semplicemente perchè sono una di quelle persone che ride di cuore quando qualcuno fa una freddura o fa una battuta tipo: La mucca si è seduta supina. Povera Pina.
(Non compatitemi, ridete con me!)
Black Books, The Office UK e IT Crowd sono la mia Bibbia, fosse per me li rivedrei tutti i giorni e vi consiglio di vederli perchè non ne resterete delusi! E' proprio da qui che hanno iniziato i migliori attori inglesi di questa generazione...mica tizio e caio, parlo di gente di un certo livello: Martin Freeman, Richard Ayoade, Dylan Moran, Ricky Gervais e Chris O'Dowd ...devo aggiungere altro? 
Una menzione speciale va a The Mighty Boosh che ha una comicità tutta particolare, tra l'assurdo e il favolistico, ma che vi consiglio lo stesso perchè, una volta che sarete entrati nel tunnel del nonsense non riuscirete più ad uscirne. Fidatevi!


E i quiz show? Geniali! I miei preferiti sono quelli con ospiti famosi. Fino ad ora non sono riuscita a trovarene uno che non mi abbia fatto sbudellare dalla risate. Sempre impostati sulla scia comica tipicamente inglese in cui nessuno si prende sul serio e tutti che si prendono rispettosamente per i fondelli. 
I migliori sono:
  1. Never Mind The Buzzcocks, un pop quiz con tematica prevalentemente musicale (dalla 19° serie diventa esilarante) se fossi in voi andrei a scaricarlo immediatamente. 
  2. QI - Quite Interesting, presentato da Stephen Fry, è un quiz show in cui i concorrenti devono rispondere a complicate domande su tematiche alquanto oscure. L'effetto comico è assicurato.
  3. Mock of the week è una sottospecie di quiz show ma dal momento che tutti i concorrenti sono famosi comici nessuna delle domande poste dal presentatore viene presa sul serio.
  4. Big Fat Quiz of the Year è il pop quiz per eccellenza, con cadenza annuale riassume e commenta i maggiori avvenimenti dell'anno passato.
Yes, I know David. I know.

Infine, tra le ragioni che mi portano ad amare l'Inghilterra, gli inglesi e i loro denti messi a casaccio ci sono i film.
Quali? 
Tutti! 
O meglio, tutti quelli in lingua inglese, senza esclusione...no, davvero! Ci ho provato, pensato e ripensato ma non riesco a eliminarne neanche uno!
L'unica cosa sensata che mi resta da fare è di elencarvi la mia personale classifica di filmazzi inglesi con cui farei una mega maratona con tè caldo e pasticcini.
Per essere più chiara vi informo che non cercherò di metterli in ordine di preferenza o altro. Li scriverò così, come mi saltano in mente e con titolo italiano.
(il titolo messo in questo modo dovrebbe aiutarvi a ricercarlo su wikipedia se avete voglia di approfondire...oppure potete semplicemente chiedere a me...vedete voi!).
 3, 2, 1.....Let's go!
  • V per Vendetta - Non vi sono certezze, solo opportunità. Ma questo film è una certezza.
  • Penelope - Tu non sei il tuo naso, anche perchè quello da maiale ti stava proprio bene!
  • L'alba dei morti dementi - Simon Pegg, Nick Frost e Edgar Wright sono i re degli Z.
  • Orgoglio e pregiudizio - Ti amo, ti amo, ti amo.
  • Guida galattica per autostoppisti - Ricordatevi il vostro asciugamano e Don't Panic!
  • I Love Radio Rock - Musica, attori e trama. Questo film è la perfezione.
  • Quattro Matrimoni e un Funerale - Quel pesce lesso di Hugh. Ma giovane.
  • Scoop - Occhialuta Scarlett in un thriller da strapazzo.
  • Wild Target - Un inglesissimo killer in crisi di mezz'età non può non far ridere.
  • Harry Potter - Tutti quanti, nessuno escluso. Vai Harry!!
  • Stardust - Da un romanzo di Neil Gaiman una fiaba favolosamente fantastica.
  • Trainspotting - Allora perché l'ho fatto? Potrei dare un milione di risposte tutte false. 

  • Peter Pan
  • The Prestige
  • Stage Beauty
  • Emma
  • La vera storia di Jack Lo Squartatore
  • Sognando Beckham
  • Giù per il tubo
  • Favole - FairyTale: A True Story 
  • Espiazione 
  • Un lupo mannaro americano a Londra
  • Notting Hill
  • Dracula di Bram Stoker
  • Becoming Jane - Il ritratto di una donna contro
  • Basil l'investigatopo
  • About a Boy - Un ragazzo
  • La carica dei 101
  • Il diario di Bridget Jones 
  • Che pasticcio, Bridget Jones! 
  • Shakespeare in Love
  • Due cavalieri a Londra
  • Mary Poppins 
  • L'erba di Grace 
  • In viaggio con una rock star
  • Un pesce di nome Wanda
  • 28 settimane dopo
  • Hot Fuzz
  • Le avventure di Peter Pan
  • Bara con vista

....

Sappiate che mi sono fermata e che probabilmente ne ho lasciato anche qualcuno di importante. Me lo sento e chiedo scusa in anticipo. Comunque credo che il meglio sia qui sopra....giusto?

Ora...dopo tutto quello che avete letto, dopo tutto quello che ho visto, immedesimato e amato...ditemi voi come faccio a non amare l'Inghilterra?! 



MALEDETTI INGLESI PUZZONI VI ADORO!